Le protesi odontoiatriche con supporto implantare

L’odontoiatria moderna, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante nella riabilitazione di pazienti che hanno perso i propri denti naturali.

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Pazienti che desiderano tornare ad avere una masticazione fissa o parzialmente fissa, eliminando inoltre le patologie che derivano dalla perdita dei denti per riappropriarsi finalmente del proprio magnifico sorriso.
Di Stefano Montuori | 12 Maggio 2023

Di Stefano Montuori | 12 Maggio 2023

Ecco quindi la tematica di questo articolo: le protesi implantari, una soluzione per ripristinare la funzionalità e l’estetica dei denti mancanti.


Le protesi implantari rappresentano infatti un’opzione sempre più popolare per chi cerca una soluzione duratura e affidabile per sostituire i propri denti naturali andati persi. In questa sede esploreremo i diversi tipi di protesi implantari disponibili, cosa succede dopo l’installazione e come essa si verifica, quanto dura la guarigione, e cosa sono nello specifico.


Iniziamo la lettura.
Partendo da una breve parentesi sull’iter che anticipa l’intervento e l’inserimento delle Protesi vero e proprio.

L’estrazione dei denti

1_L_estrazione dei denti

La prima fase prevede la delicata e attenta estrazione dei denti, terminata la quale bisogna aspettare tra i 3 e i 6 mesi di tempo durante i quali dovrà avvenire la guarigione dell’osso.


Una volta guarito l’osso, possiamo procedere all’inserimento di “viti” in titanio che andranno a sostituire i pilastri naturali estratti.


La fase di guarigione degli impianti è di 3/6 mesi, al termine dei quali si potrà iniziare a costruire la protesi fissa più indicata per il caso.
E ora iniziamo a vedere i vari tipi di protesi utilizzabili.

Tipologie di protesi: quali sono?

2_Tipologie di protesi, quali sono

Le protesi odontoiatriche possono essere di diversi tipi:

  • La protesi con supporto implantare
  • La protesi totale (dentiera) che si appoggia su due impianti;
  • La protesi totale con appoggio su barra (overdenture);
  • La protesi avvitata  
  • La protesi cementata


L’odontoiatria moderna, a ragion veduta, prevede lo studio del caso ad inizio terapia, con impronte, esami radiografici e modelli studio delle mandibole del paziente.

In modo che una diagnosi approfondita permetta di intervenire nella maniera più corretta e personale sulle esigenze del singolo paziente.

Questa tecnica chiamata “protesicamente guidata” permette l’inserimento di un’inserzione implantare precisa, sicura e che sia propedeutica alla costruzione della protesi, in modo facile e duraturo nel tempo.

Generalmente, per tornare ad avere una buona masticazione, servono dai due ai sei impianti per arcata.

Vediamole più approfonditamente.

Protesi totale - Dentiera

3_Protesi Totale, dentiera

La protesi su due impianti, comunemente conosciuta come dentiera, prevede l’inserimento di due viti nell’osso, all’interno delle quali vengono avvitati gli attacchi che poi andranno ad incastrarsi con il “gemello” posizionato nella protesi.

Questa tecnica prevede che il paziente possa togliere la dentiera in qualunque momento per poterla pulire. 

La sua stabilità è buona e con un ottimo comfort per il paziente.

La tecnica di Ackermann - Overdenture

Un’altra tecnica molto usata consiste nel costruire su quattro impianti per arcata una “barra” chiamata di Ackermann, in metallo nobile o in titanio, che verrà avvitata agli impianti. 

Su di essa posizioniamo una protesi mobile, denominata Overdenture, ancorata poi alla “controbarra”.

Questo tipo di tecnica è molto utilizzata in pazienti con creste alveolari molto atrofiche e che non vogliono affrontare interventi invasivi. 

A fine terapia si avrà un’ottima riabilitazione orale con protesi mobili ancorate alla barra che ridanno una nuova e completa masticazione, con funzioni sicuramente ottimali, ed estetica gradevole.

Molto importante: il paziente ha la possibilità di rimuovere facilmente la protesi per la pulizia domiciliare da eseguire quotidianamente.

Questa tecnica permette anche di costruire delle protesi molto più confortevoli e con volumi più ridotti, gradevoli per il paziente.

La protesi avvitata di tipo "Toronto Bridge"

4_Toronto Bridge

La protesi tipo “Toronto Bridge” inventata nel 1982, è una protesi odontoiatrica che viene cementata o avvitata sugli impianti osteointegrati. Generalmente sono necessari 6 impianti per arcata come ancoraggio.

Su di essi si potrà costruire una protesi in metallo ceramica, in zirconia ceramica, oppure si usa una struttura metallica con denti in composito.

Negli ultimi anni è stata proposta anche la riabilitazione con 4 impianti, ossia la famosa tecnica “all on four”, che ci permette di bypassare problemi di mancanza di osso o di contenere anche i costi che devono affrontare i pazienti.

Come la altre procedure si inizia con lo studio del caso, quindi tutto viene deciso e provato all’inizio (scelta del numero di impianti, materiali, e se cementata o avvitata).

Una volta che gli impianti sono guariti si procede con l’inserimento di un provvisorio, il quale ci darà la conferma che gli stessi impianti siano veramente integrati all’osso, e vengono anche usati per creare delle architetture gengivali perfette.

In generale quest’ultima tecnica è quella preferita dai pazienti, restituisce una perfetta funzione orale con estetica gradevole, ma soprattutto permette di avere una dentizione fissa, che solo l’odontoiatra potrà rimuovere. 

Il paziente deve comunque assicurarsi una buona igiene orale e soprattutto di presenziare ai controlli semestrali programmati.

CONCLUSIONE

In sintesi, la protesi odontoiatrica con supporto implantare è una soluzione sempre più popolare per ripristinare la funzionalità e l’estetica dei denti mancanti. Dopo l’estrazione dei denti naturali, si procede all’inserimento degli impianti in titanio nell’osso guarito, i quali andranno a sostituire i pilastri naturali. 

Le protesi odontoiatriche possono essere di diversi tipi, tra cui la protesi totale, la protesi totale con appoggio su barra, la protesi avvitata e la protesi cementata. 

Ognuna di queste tecniche viene stabilita in fase iniziale, quando dopo un’attenta analisi da parte di un odontoiatra esperto, potremo capire per il singolo paziente quale sia la più adatta ed efficace per le sue esigenze. 

Un lavoro lungo e preciso, capace di ridonare ai pazienti un sorriso naturale e meraviglioso.

E anche se non soprattutto, un lavoro funzionale che aiuta a recuperare a pieno le funzionalità della masticazione, per una vita più sana e semplice.

Speriamo che questo articolo sia stato utile per te! Se hai ulteriori domande o bisogno di assistenza, non esitare a contattare il nostro studio. Siamo qui per aiutarti e faremo del nostro meglio per soddisfare le tue esigenze. 

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